Napoli, 17 maggio 2012 – I becchini scarseggiano a Napoli e il comune decide di ricorrere ai privati. Con una delibera a firma dell’assessore al Patrimonio Bernardino Tuccillo è stata infatti indetta una gara d’appalto per l’esternalizzazione di alcuni servizi cimiteriali ora ad appannaggio dell’ente di Palazzo San Giacomo. Il problema sarebbe nel numero esiguo degli attuali addetti, solo 18 e con un’età media di 61 anni che svolgono inumazioni, esumazioni, necrofori e seppellitore. Base d’asta 1 milione di euro per coprire una ventina di cimiteri sul territorio cittadino a fronte di circa 7580 operazioni all’anno. Naturalmente gli indigenti continueranno ad avere il servizio gratuitamente. A portare il Comune di Napoli a decide per il servizio ai privati, la consapevolezza che degli 11mila e passa dipendenti interni nessuno poteva sostituire coloro che andranno breve in pensione e a causa del blocco del turn over non sono possibili nuove assunzioni. Inoltre, ad accelerare i tempi la paura che il servizio potesse finire nelle mani degli abusi, cha a Napoli fa rima con camorra. infine, a breve anche il Comune partenopeo dovrebbe dotarsi di un forno crematorio, oggi già presente in provincia e nel salernitano, il che porterebbe ad una minore esigenza di becchini.
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